Garante regionale dei diritti della persona del Veneto
Attività a favore delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale

10/6/ 2019

Madri detenute e figli accolti in carcere: un protocollo per l'attivazione dell'accoglienza secondo le più opportune modalità

Un Protocollo d’intesa su “Procedure per l'attivazione di forme di accoglienza dei bambini in carcere con la madre” è stato sottoscritto nei giorni scorsi tra la Garante dei diritti della persona del Veneto, il Direttore dell’I.C.A.M. della Casa di reclusione femminile di Venezia, il Direttore dell’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna di Venezia, il Questore di Venezia, il Comune di Venezia, il Comitato dei Sindaci dei Comuni di Marcon - Quarto d’Altino - Venezia, il Presidente dell’Associazione APS “La Gabbianella e altri animali” e, per presa d’atto, dal Presidente del Tribunale per i Minorenni di Venezia e dal Procuratore della Repubblica presso il medesimo Tribunale.

Gli ambienti carcerari, infatti, anche nelle situazioni migliori come gli istituti a custodia attenuata per detenute madri (I.C.A.M.), sono luoghi che da soli non possono soddisfare pienamente le esigenze evolutive di un bambino che necessita di costruire una relazione nutritiva con la madre e di sperimentare le proprie capacità affettive e relazionali, acquisite attraverso tale relazione, anche con l'ambiente esterno, fonte di nuovi stimoli e occasione di nuove esperienze necessarie per un loro armonico sviluppo.
La crescita dei bambini ristretti con le loro madri in carcere va accompagnata e sostenuta attraverso interventi individuali e personalizzati di supporto, in primis, alla loro relazione con la madre, che rappresenta la figura di riferimento principale e fondamentale ma che, proprio per la sua condizione di detenuta, può trovarsi in uno stato emotivo di ansia, di preoccupazione o di depressione e, in secondo luogo, di supporto alla scoperta del mondo esterno attraverso la costruzione di nuove relazioni ed esperienze di socializzazione.

Il Protocollo che è stato sottoscritto è riferito all'ICAM dell’Istituto penitenziario femminile di Venezia e si prefigge di garantire ai bambini che si trovano in carcere con le loro madri fino al compimento del sesto anno di età e a quelli che al compimento di tale età, o anche prima se ne ricorrono le condizioni, vengono dimessi, tutti gli interventi necessari alla crescita e alla costruzione del loro benessere psico-fìsico, delineando strategie di intervento da parte delle Istituzioni a supporto delle necessità individuate.
L'impegno del Garante dei diritti della persona è quello di monitorare l’attuazione del Protocollo, secondo le modalità previste nello stesso.

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Risorse.


 Protocollo 22 maggio 2019 “Procedure per l'attivazione di forme di accoglienza dei bambini in carcere con la madre”

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