07/10/ 2019
“Diritti e inclusione sociale per il carcere e le persone private della libertà”: è questo il tema a cui è stata dedicata l’assemblea nazionale Garanti territoriali delle persone private della libertà facenti parte della omonima Conferenza.
Due giorni di lavori – il 4 e il 5 ottobre u.s. - in cui i Garanti territoriali (di nomina regionale, comunale, provinciale) attraverso workshop paralleli di approfondimento e scambio di esperienze, si sono confrontati su tematiche quali “Condizioni di vita e regimi detentivi”, “Formazione professionale e lavoro in carcere e fuori”, "Istruzione scolastica e universitaria”, “Assistenza sanitaria e sociale”, “Salute mentale in carcere, Rems e Spdc”, “Stranieri in carcere e nei Centri dedicati”. L’esito di ciascun workshop tematico è stato poi condiviso tra tutti i partecipanti all’assemblea nella sessione plenaria del 5 ottobre.
L’evento è stato aperto dalla Relazione del Portavoce della Conferenza, Stefano Anastasia, nonché dall’intervento del Garante nazionale delle persone private della libertà, Mauro Palma.Nelle due giornate di lavori, gli indirizzi di saluto ai partecipanti sono stati a cura di: Francesco Basentini, Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria; Giovanna Di Rosa, Presidente del Tribunale di sorveglianza di Milano; Alessandro Fermi, Presidente del Consiglio regionale della Lombardia; Monica Lazzaroni, Presidente del Tribunale di sorveglianza di Brescia; Pietro Buffa, Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria della Lombardia; Gabriele Rabaiotti, Assessore ai servizi sociali del Comune di Milano.
La Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà è l’organismo associativo che riunisce i Garanti nominati dalle Regioni, dalle Province, dalle Città metropolitane e dai Comuni e da eventuali altre articolazioni territoriali istituite dalle Regioni autonome. Ha sede presso la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Le attività della Conferenza, così come definite nel Regolamento deliberato nell’Assemblea del 27 luglio 2018, sono: - rappresentare i Garanti territoriali nei rapporti istituzionali con le Autorità competenti, con particolare riferimento alle rappresentanze istituzionali delle Regioni e degli Enti locali; - collaborare con il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute ai sensi dell’art. 7, comma 5, del decreto legge 146/2013; - elaborare linee-guida per la regolamentazione, l’azione e l’organizzazione degli uffici dei Garanti territoriali; - monitorare lo stato dell’arte della legislazione in materia di privazione della libertà; - coordinare la raccolta di informazioni relative alle forme e ai luoghi di privazione della libertà nei territori di competenza dei garanti territoriali; - effettuare studi e ricerche in materia ed organizza eventi di dibattito e confronto; - promuove occasioni di confronto e di formazione comune dei Garanti territoriali e del personale addetto ai relativi uffici; - esercitare ogni forma di azione ritenuta opportuna per la risoluzione delle problematiche relative alla privazione della libertà; - elaborare documenti comuni ai fini dell’unitarietà dell’azione dei garanti territoriali, rimanendo ferma l’autonomia di azione e di espressione di ogni garante; - sostenere e promuovere l’istituzione di nuovi garanti a ogni livello.
*****Risorse.